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Novità sui Lavoratori Fragili: diritti e sicurezza sul posto di lavoro

 

Chi sono i lavoratori fragili? Cosa prevedono le ultime normative?

Dopo la pandemia, è divenuta chiara l'esigenza di ripensare alle modalità di lavoro, in modo che garantissero maggiore flessibilità ai dipendenti, ma che aiutassero anche questi ultimi a tutelare la propria sicurezza e salute, soprattutto mentale.

L'attenzione è rivolta soprattutto ai lavoratori fragili, coloro che più tra tutti avrebbero necessità di evitare situazioni di assembramento e luoghi in cui vi sono molte persone che potrebbero rivelarsi veicolo di virus.

In questo articolo di Soterikon tratteremo proprio le novità che riguardano i lavoratori fragili previste dal legge di conversione del Decreto Aiuti Bis, numero 142/2022, pubblicata in Gazzetta Ufficiale nel settembre 2022. Siamo una società che si occupa di servizi di sicurezza sul lavoro a Milano e Melzo. Affianchiamo le aziende grazie alla nostra ventennale esperienza nel settore della medicina del lavoro, dei corsi di formazione per lavoratori e consulenze per consentire alle imprese di rispettare gli adempimenti previsti dalla Legge.

Prosegui nella lettura per scoprire quali sono le novità che riguardano i lavoratori fragili e non esitare a contattarci per maggiori informazioni sulla tutela della salute e sicurezza dei tuoi dipendenti.

 

Chi sono i lavoratori fragili

Partiamo da un'utile definizione di lavoratori fragili. Essi sono una categoria di lavoratori che presentano patologie preesistenti che potrebbero aggravarsi se si contrae l'infezione da Covid 19, fino a manifestare conseguenze gravi o fatali.

Questa definizione è temporanea ed è stata necessaria con l'avvio della pandemia nel 2020. Essa è stata fornita con il Decreto Cura Italia. La fragilità dipende dall'età del lavoratore e dalle sue condizioni di salute. Rientrano in questa categoria, per esempio, gli anziani, le persone affette da patologie immunodepresse o i pazienti oncologici.

A indicare se un lavoratore può essere ritenuto fragile sono le autorità sanitarie o il medico di famiglia che rilascia una certificazione.

 

lavoratori fragili

 

Lavoratori fragili e smart working: cosa prevede il Decreto Legge n 24/2022

Novità dal nuovo provvedimento pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso settembre circa la tutela che consente ai lavoratori fragili di svolgere la propria prestazione lavorativa in modalità agile anche attraverso un cambio di mansione, ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, e lo svolgimento di attività di formazione professionale anche da remoto.

I lavoratori fragili, come indicato nel Decreto Legge n 24/2022, dovranno lavorare in smart working. Dopo la proroga emanata dal Decreto Riaperture (Gazzetta Ufficiale 24 marzo 2022), questo obbligo rimane valido fino al 31 dicembre 2022, mentre in precedenza era previsto solo fino al 30 giugno 2022.

Lo smart working è previsto in particolare per:

  • lavoratori fragili

  • lavoratori disabili

  • lavoratori con figli fino ai 12 anni di età

  • lavoratori con figli disabili che abbiano ridotto l’autonomia personale

  • lavoratori con il ruolo di caregiver di una persona che non è autosufficiente (il coniuge, l’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o il convivente di fatto, un familiare o un affine entro il secondo grado o un familiare entro il terzo grado nei soli casi di disabilità grave o di titolarità di indennità di accompagnamento).

La proroga al 31 dicembre prevista dal Decreto Aiuti Bis (DL 115/2022) riguarda i lavoratori dipendenti pubblici e privati ritenuti fragili e i genitori dei figli under 14.

 

La questione dello smart working semplificato

Fino al 31 dicembre 2022 si può ancora accedere allo smart working semplificato. Si tratta di una forma di contratto per il lavoro agile che non prevede l'obbligo di un accordo individuale tra azienda e lavoratore. Questo per consentire un accesso più veloce e semplice allo smart working.

La normativa continuerà a essere valida fino alla fine dell'anno, anche se non la sua proroga non è stata così tempestiva: infatti, è intercorso un periodo di incertezza tra la scadenza del precedente Decreto e l'attuazione di quello più recente in cui i dipendenti pubblici e privati non hanno potuto svolgere il lavoro in modalità agile.

Persistono, purtroppo, le problematiche legate a quelle lavoratrici e lavoratori che non possono lavorare in smart working. Manca la conferma della possibilità di assentarsi dal lavoroe l’esclusione dal computo del periodo di comporto che invece era precedentemente prevista dal comma 2 dell’articolo 26 del Decreto Legge n. 18/2020.

Questi lavoratori possono richiedere l'adibizione a diversa mansione, ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, oppure lo svolgimento di attività di formazione professionale da remoto.

 

Lavoratori fragili e tutele INPS: novità dopo la Legge di bilancio 2021

Riconversione del DL 24/2022: le principali novità riguardano le tutele anti Covid per i lavoratori fragili e gli indennizzi INPS. Le assenze dal lavoro dei lavoratori fragili sono indennizzate come ricovero ospedaliero ai datori di lavoro esclusi dalla tutela INPS. Inoltre, i datori di lavoro sono tenuti a organizzare un piano di sorveglianza sanitaria eccezionale da parte dei medici competenti sulla categoria dei lavoratori fragili, in modo da prevenire aggravamenti delle patologie, contagio di altri lavoratori e accertare l'idoneità a svolgere le proprie mansioni.

Il 30 giugno 2022 INPS ha chiarito le nuove misure: l'ente infatti procederà con il riconoscimento della tutela ai lavoratori fragili assicurati per la malattia facendo riferimento, previa valutazione di competenza da parte degli Uffici medico legali delle Strutture territoriali, alle sole categorie individuate ai sensi del decreto ministeriale del 4 febbraio 2022. L’Istituto provvederà, inoltre, al monitoraggio del limite di spesa sulla base delle risorse stanziate, ai sensi del comma 1-quater dell’articolo 10 citato, pari a 3,7 milioni di euro.

Nel caso in cui i lavoratori fragili non possano svolgere la propria attività lavorativa in modalità agile, essi possono assentarsi dal lavoro e viene prevista una copertura economica pari al trattamento previsto per il ricovero ospedaliero. I lavoratori fragili che non possono svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile devono possedere la certificazione  rilasciata  dai  competenti   organi   medico-legali che accerta una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o  dallo  svolgimento  di  relative  terapie  salvavita, ivi  inclusi  i  lavoratori  in   possesso   del  riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai  sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio  1992,  n.  104.

Il periodo di assenza dal lavoro viene considerato come un ricovero ospedaliero ed è prescritto da competenti autorità sanitarie, nonché dal medico di assistenza primaria che ha in  carico  il  paziente,  sulla base  documentata  del riconoscimento di disabilità o   delle  certificazioni dei competenti organi medico-legali di  cui  sopra,  i  cui riferimenti sono riportati, per le verifiche di  competenza,  nel medesimo certificato.

Inoltre, la comunicazione 2622 che contiene le direttive appena citate indica tra le proroghe anche il diritto per i datori di lavoro del settore privato con obbligo previdenziale presso le  Gestioni  dell'INPS,  esclusi  a un  rimborso  forfettario pari a 600 euro  per gli oneri relativi ai dipendenti  non aventi diritto all'indennità di malattia INPS.

 


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Le patologie dei lavoratori fragili

Gli aggiornamenti appena citati interessano solo i lavoratori fragili che presentano patologie elencate dal decreto del Ministero della Salute. Queste sono, indipendentemente dallo stato vaccinale del paziente:

  • pazienti con marcata compromissione della risposta immunitaria per svariate cause quali trapianto di organo solido, di cellule staminali, attesa di trapianto d'organo, terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico, patologie oncologiche, immunodeficienze  primitive, secondarie a trattamento farmacologico, dialisi e insufficienza renale cronica grave, splenectomia, sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS);

  • pazienti che soffrono di cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus, diabete mellito, bronco-pneumopatia ostruttiva cronica, epatite cronica, obesità;

  • lavoratori fragili esentati dalla vaccinazione per motivi sanitari di età superiore a 60 anni.

 

Conclusioni

In questo articolo abbiamo dell' aggiornamento al D.Lgs 105/2022 emanato in giugno e che è stato rinnovato in ottobre per effettuare delle proroghe destinate i lavoratori fragili e genitori con figli sotto i 14 anni.

Per riassumere le nuove direttive: i lavoratori fragili possono lavorare in modalità agile fino alla fine dell'anno e, qualora non sia possibile effettuare lo smart working, è prevista una modifica alla mansione e indennità di ricovero in caso di assenza per coloro che soffrono delle patologie elencate nello scorso paragrafo.

Per i datori di lavoro privati è previsto il rimborso  forfettario indennità per i lavoratori fragili coperti da indennità INPS art 26 DL 18/2020. Per i lavoratori pubblici e privati con figli con disabilità certificate legge 104/1992 e BES è previsto lo smart working prioritario.

Infine, per tutti i lavoratori del settore privato è prevista la proroga fino a fine anno dello smart working semplificato.

Per ulteriori aggiornamenti, invitiamo a seguire il nostro blog e a contattarci per usufruire dei nostri servizi di sicurezza sul lavoro e medicina del lavoro a Milano e Melzo.

 

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Scritto da Paolo Calderone 

Paolo Calderone

Con oltre 25 anni di esperienza nella gestione di servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, offro soluzioni di consulenza personalizzate alle aziende che vogliono tutelarsi contro le sanzioni previste dal vasto quadro normativo in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08).  Potete contattarmi su LinkedIn per una consulenza personalizzata e per assicurarvi che la vostra azienda sia in linea con le normative in materia di sicurezza sul lavoro. Investire in sicurezza sul lavoro non solo protegge la vostra azienda, ma anche i vostri dipendenti e la vostra reputazione.


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