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Spirometria per dipendenti a Milano

 

Cos'è la spirometria? Perché includerla nelle visite obbligatorie per i lavoratori? In cosa consiste? A cosa serve?

Queste sono domande che spesso ci vengono poste dai nostri clienti. Quindi, abbiamo deciso di dedicare un articolo apposito all'argomento. Se per la tua azienda necessiti di spirometria a Milano, noi di Soterikon possiamo aiutarti.

Eroghiamo esami strumentali per dipendenti a Milano e a Melzo, da effettuare, ove possibile, nelle sedi dei clienti oppure nei nostri centri specializzati. Non esitare a contattarci per maggiori informazioni.

 

spirometria

 

Cos'è la spirometria?

La spirometria rientra tra gli esami obbligatori a cui si sottopongono i lavoratori insieme a test come visiotest, elettrocardiogramma, ecografia, audiometria, TAC, radiografia e molti altri.

Gli esami strumentali non sono prettamente legati al mondo del lavoro e sono svolti grazie al supporto di strumenti. La spirometria viene richiesta e svolta dal medico competente all'inizio del rapporto di lavoro per decretare l'idoneità del lavoratore, a seguito dell'assegnazione del lavoratore a una nuova mansione con determinati rischi, dopo un lungo periodo di assenza o su richiesta del lavoratore stesso in caso di percezione di disturbi.

La spirometria è un esame essenziale per quei lavoratori che devono operare sotto fatica. Il test si basa sulla funzionalità respiratoria del paziente, in modo da individuare affaticamenti o patologie respiratorie che potrebbero renderlo non idoneo a svolgere la mansione. Nell'ultimo periodo è stata particolarmente utile per individuare le problematiche respiratorie causate dal virus del Covid-19 sui pazienti che lo hanno contratto. Le richieste di questa visita sono dunque aumentate moltissimo.

I lavoratori vengono solitamente sottoposti alla spirometria semplice, non a spirometria globale, la quale misura volumi polmonari statici, che valuta alcuni parametri tra cui la quantità di aria che il paziente riesce a espirare sotto sforzo massimale (FEV1 VEMS) o il volume di aria totale espulsa dopo un'inspirazione massima.

 

Come si svolge la spirometria semplice, curva flusso/volume?

L’esame spirometrico semplice è un test molto semplice da svolgere. Il dottore richiede la collaborazione del lavoratore che non deve far altro che inspirare ed espirare secondo le indicazioni fornite.

Il medico chiede di eseguire delle manovre respiratorie sotto sforzo attraverso un boccaglio, collegato a sua volta a uno spirometro. La spirometria semplice è detta anche curva flusso/volume e misura i volumi polmonari dinamici ed è quella che si esegue in medicina del lavoro.

La spirometria richiede una preparazione davvero minima. Il medico, infatti, richiede di evitare sforzi fisici prima dell'esame, che potrebbero compromettere i risultati dello stesso, evitare di fumare, di assumere alcol o pasti abbondanti.

L'esame dura pochi secondi e le prove richieste possono variare in base alle condizioni di salute del paziente o alle necessità diagnostiche.

 

La procedura

La spirometria semplice richiede al paziente delle prove, come un' espirazione forzata sotto sforzo massimale, durante le quali il medico raccoglie informazioni sulla reazione corporea. L'esame consiste poi nel confrontare i risultati raccolti e confrontarli con quelli di soggetti sani.

I valori di riferimento sono indicati con la sigla FEV1, il volume di aria che può essere espirato con il massimo sforzo in un secondo. Se questi valori sono compresi tra l'80% e il 120%, allora il soggetto è in buona salute.

In caso di valori bassi, è possibile che il paziente sia affetto da problemi alle vie aeree, da una patologia cronica ostruttiva o anche da fibrosi polmonare.

Ma qual è nella pratica la procedura della spirometria?

Al lavoratore viene fatto soffiare in un boccaglio collegato allo spirometro, che raccoglie informazioni sui volumi di aria che entrano ed escono dal corpo.

In caso di possibile ostruzione, si passa a un test chiamato test di broncodilatazione che si effettua tramite la somministrazione di salbutamolo spray, un broncodilatatore. Questo serve per verificare se l' ostruzione sia reversibile o ormai cronica ostruttiva. In altri casi è poi necessario lo studio della diffusione alveolo/capillare–DLCO, in cui il paziente deve solo inalare un bolo di una miscela gassosa e gli viene richiesto di trattenere il respiro per pochi secondi.

Questo consente all'esperto di raccogliere informazioni su come l’ossigeno passa dall’aria al sangue e come l’anidride carbonica passa dal sangue all’aria, per essere poi eliminata.

 

Il risultato

A cosa serve la spirometria? Abbiamo detto, a individuare delle problematiche di tipo respiratorio.

La spirometria può fornire quattro risultati:

  • le vie respiratorie sono libere e i polmoni risultano in salute

  • sono ostruite e la normale respirazione non è ottimale

  • il flusso respiratorio è insufficiente rispetto alla media e quindi si dice che è restrittivo

  • vi sono problematiche relative a diverse di queste condizioni.

In base a questi risultati, lo specialista pneumologo ha modo di comprendere la salute dei polmoni e la capacità respiratoria del paziente. In caso di risultati poco rassicuranti, è possibile che il lavoratore sia dichiarato non idoneo a svolgere la sua mansione.

Il datore di lavoro deve quindi intervenire e cambiare mansione al lavoratore. Inoltre, deve valutare, con il servizio di prevenzione e protezione, delle nuove o ulteriori misure di sicurezza per contenere il rischio di danni alle funzionalità respiratorie dei dipendenti.

 

Tutti possono sottoporsi a spirometria?

La risposta è negativa. Innanzitutto, specifichiamo che i volumi di aria che una persona è in grado di inspirare ed espirare in un certo lasso di tempo e mentre fatica variano molto in base a sesso, età, condizioni dei polmoni ecc. Quindi, lo specialista deve tenere conto di questi fattori.

Le manovre respiratorie devono adattarsi al paziente e a volte non è neanche possibile effettuarle. Per esempio, dovrebbero evitare la spirometria soggetti che sono stati recentemente operati all’apparato visivo o al torace, che hanno subito aneurismi o sono stati colpiti da malattie cerebrali, che soffrono di patologie cardiovascolari.

Inoltre, non dovrebbero sottoporsi all'esame neanche le donne in gravidanza o chi soffre di ipertensione arteriosa, epilessia e altre patologie da valutare con l'esperto.

E' lo specialista stesso a dover decretare la possibilità di eseguire la spirometria o testare la salute delle vie aeree in modi che non presentino controindicazioni.

Se cerchi un pneumologo che effettui la spirometria a Milano o Melzo, non esitare a contattarci sul nostro sito ufficiale Soterikon.

 

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