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Valutazione del rischio fulminazione: come si effettua?

 

Tra i rischi che il datore di lavoro deve valutare prima di avviare la sua attività, c'è quello di fulminazione. Il rischio di essere colpiti da un fulmine non riguarda solo quei luoghi di lavoro in cui i dipendenti entrano a contatto con impianti e apparecchiature elettriche, in cui il rischio di folgorazione è molto elevato, ma anche quelli che possono esporre i lavoratori alla ricezione di fulmini.

Secondo alcuni recenti studi, il ruolo che costa la più alta percentuale di perdita di vite umane è il bagnino, proprio per colpa dei fulmini. Paradossalmente, le morti avvengono proprio in estate, quando l'aria si fa più densa di elettricità e il rischio di fulminazione diretta si eleva. Ultime notizie ci giungono da qualche anno fa, da Imperia, in cui ben due bagnini, nel giro di pochi giorni, erano rimasti folgorati mentre osservavano i bagnanti che si godevano il mare.

In entrambi i casi, non era stata effettuata una corretta valutazione di rischio e il fulmine aveva colpito l'ombrellone dei due bagnini. Con maggiore attenzione, probabilmente quelle scariche atmosferiche sarebbero state convogliate altrove.

Per evitare questo tipo di incidente, spesso fatale, vige l' obbligo di considerare le scariche atmosferiche come pericoli da trattare, esattamente come la folgorazione, gli agenti chimici, fisici, le sostanze pericolose o il pericolo di esplosione.

Approfondiamo meglio l'argomento in questa utile guida sul rischio fulminazione di Soterikon, società che da più di vent'anni aiuta i datori di lavoro a garantire la massima sicurezza all'interno delle loro aziende.

 

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Rischio fulminazione diretta ed indiretta

L'articolo 80 del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro indica, tra gli obblighi del datore di lavoro, quello di prendere le misure necessarie affinché i dipendenti siano salvaguardati dai tutti i rischi di natura elettrica connessi all’impiego dei materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro disposizione e, in particolare, da quelli derivanti da fulminazione diretta e indiretta.

Tuttavia, il Testo Unico non è l'unica normativa di riferimento per la valutazione del rischio fulminazione. Infatti, vi sono anche la norma cei en 62305-2 del 2013 e la CEI EN IEC 62858 da prendere in considerazione.

La fulminazione, come riportato dalle normative in questione, può dividersi in diretta, quando il fulmine cade diretto sulla struttura, indiretta, quando si verificano fulmini che colpiscono in prossimità della struttura, un fulmine che colpisce direttamente le linee connesse alla struttura stessa (linee di energia e di telecomunicazione) o fulmini che colpiscono in prossimità delle linee.

I danni provocati dalla fulminazione possono andare ad arrecare danno alla struttura e al suo contenuto, agli impianti elettrici ed elettronici, ma anche agli esseri viventi all’interno o in prossimità della struttura. Per questo, il datore di lavoro deve prestare molta attenzione quando effettua la valutazione del rischio fulminazione.

 

Obblighi del datore di lavoro e valutazione del rischio fulminazione

Il rischio da fulminazione viene citato presso il Capo III del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro. Questo riguarda dei fattori ambientali, in quanto il lavoratore potrebbe essere colpito da fulmini mentre svolge le sue mansioni.

Ciò che il datore di lavoro deve fare è effettuare un'attenta valutazione del rischio fulminazione tenendo in considerazione le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro, comprese eventuali interferenze, i rischi presenti nell’ambiente di lavoro e tutte le condizioni di esercizio prevedibili.

Questa valutazione rischio fulminazione è molto utile per adottare le misure tecniche e organizzative necessarie a eliminare o ridurre al minimo i rischi presenti, a individuare i dispositivi di protezione collettivi e individuali necessari alla conduzione in sicurezza del lavoro e a predisporre le procedure di uso e manutenzione atte a garantire nel tempo la permanenza del livello di sicurezza.

Il Decreto Legislativo 81/08 prevede poi che il datore di lavoro provveda affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature, siano protetti dagli effetti dei fulmini realizzati secondo le norme tecniche. Inoltre, si specifica che il datore di lavoro debba provvedere affinché gli impianti elettrici e quelli di protezione dai fulmini siano periodicamente sottoposti a controllo secondo le indicazioni delle norme di buona tecnica e la normativa vigente per verificarne lo stato di conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza.

 

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Come si effettuare la valutazione del rischio di fulminazione

La valutazione del rischio di fulminazione avviene secondo le disposizioni contenute nella norma cei en 62305-2 e nella norma cei en 62858. Per effettuare questa procedura, il titolare dell'azienda deve tenere conto di diversi fattori:

  • caratteristiche dell'ambiente in cui si lavora, se sono, per esempio, presenti macchinari elettrici o se le strutture sono di grandi dimensioni;

  • la densità dei fulmini che colpiscono la zona interessata, calcolata secondo le tabelle delle normative sopra citate, che prendono in considerazione i valori medi di fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato in una certa zona;

  • tipologia della struttura

  • costo e dimensioni delle perdite o dei danni.

A seguito di queste valutazioni, il titolare dell'azienda deve confrontare i dati raccolti con quelli di rischio tollerabile, adottare le corrette misure di protezione contro i fulmini e redigere il DVR, documento di valutazione del rischio, che deve essere obbligatoriamente aggiornato in modo periodico o quando si effettuano modifiche all'interno dell'organizzazione.

 

Conclusioni

Il rischio di fulminazione è molto pericoloso e potrebbe non solo avere conseguenze sulla struttura della sede aziendale, portando alla manifestazione di danni molto costosi e che richiedono tempo per essere riparati, ma anche la perdita di vite umane.

Gli effetti di un fulmine sul corpo umano sono paragonabili alla permanenza dell'individuo in un incendio per un lungo periodo di tempo, con conseguenze gravissime per la salute e spesso con danni irreparabili. La valutazione dei rischi è fondamentale proprio perché consente di contenere il pericolo di fulminazione e tutelare sia l'incolumità dei lavoratori che l'integrità dell'azienda.

In Soterikon affianchiamo i titolari di imprese nella valutazione del rischio da fulminazione e nell'adozione di misure di sicurezza secondo la normativa vigente. Le nostre attività sono orientate alla messa in regola delle imprese, ma anche alla protezione dei lavoratori che vi operano all'interno.

Non ci occupiamo solo di affiancamento per la valutazione rischio fulminazione, ma anche di formazione per lavoratori a Milano e Melzo, attraverso corsi in aula e online, e servizi di medicina del lavoro, per tutelare la salute di tutti i membri dell'organigramma.

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