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DVR procedure standardizzate: cosa c'è da sapere

 

Nel 2012 è stato emanato un Decreto dal Ministero del lavoro, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 285 del 6 dicembre 2012, che indicava le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi associati ai pericoli individuati sul luogo di lavoro.

Sappiamo che la stesura del DVR è una priorità per il titolare di un'impresa, una misura preventiva in grado di garantire salute e sicurezza nell' ambiente in cui si lavora. Questa procedura è obbligatoria, nel rispetto della Legge sulla sicurezza individuata dagli articoli del Testo Unico, Decreto Legislativo 81/08, e deve essere effettuata secondo modalità attente e adeguate all'attività svolta.

Che cosa sono le procedure standardizzate? Cos'è il DVRS, Documento valutazione dei rischi standardizzato? Scopriamolo in questo contenuto di Soterikon, società che da più di vent'anni affianca le aziende italiane nella prevenzione e protezione dai rischi presenti nei luoghi di lavoro.

 

Cosa prevede la normativa di riferimento

Secondo le disposizioni approvate dalla Commissione in data 16 maggio 2012, alcune realtà lavorative possono adottare delle procedure standardizzate per la valutazione dei rischi:

  • imprese che occupano fino a 10 lavoratori

  • imprese che occupano fino a 50 lavoratori

Non possono adottare il documento di valutazione dei rischi standardizzata le aziende industriali, gli impianti o installazioni con i lavoratori esposti a rischi chimici, biologiche, da atmosfere esplosive, cancerogeni mutageni e connessi all’esposizione ad amianto.

Le aziende citate nell'elenco puntato possono usufruire di un modello standard per effettuare la valutazione dei rischi senza errori, una sorta di autocertificazione per dichiarare di aver effettuato la valutazione seguendo delle modalità corrette.

Queste procedure standardizzate sono indicate nell'articolo 29 d.lgs. n. 81/2008. All'interno di questo documento si può trovare la modulistica per la redazione del DVR aziendale, una check list che i datori possono seguire per adempiere ai loro obblighi. Questo schema è fondamentale per effettuare un'analisi aziendale professionale, senza dimenticare nessun dettaglio, garantendo salute e sicurezza ai lavoratori.

Come vale anche per il DVR normale, il DVRS deve essere redatto prima dell'inizio delle attività lavorative.

 

Azioni per la valutazione dei rischi

I passaggi contenuti nel D.Lgs 81/08 per la valutazione dei rischi, secondo la procedura standardizzata, nelle aziende sono i seguenti:

  • descrivere l’azienda e il ciclo lavorativo/attività/mansioni. Tra le informazioni che vanno inserite ci sono Ragione sociale, Attività economica, Codice ATECO 2007 (facoltativo), Nominativo del Titolare/Legale Rappresentante, Indirizzo della sede legale, Indirizzo del sito/i produttivo/i e i nominativi dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione;

  • individuare i pericoli presenti in azienda, compreso il rischio stress lavoro correlato;

  • identificare le mansioni ricoperte dalle persone esposte e gli ambienti di lavoro interessati in relazione ai pericoli individuati. In questa sede, è bene inserire le fasi che compongono il ciclo lavorativo, l'ambiente di lavoro, le eventuali attrezzature utilizzate;

  • individuare strumenti informativi di supporto per l’effettuazione della valutazione dei rischi (registro infortuni, profili di rischio, banche dati su fattori di rischio indici infortunistici, liste di controllo, ecc.);

  • valutare i rischi per tutti i pericoli individuati in presenza di indicazioni legislative specifiche sulle modalità valutative, mediante criteri che prevedano anche prove, misurazioni e parametri di confronto tecnici e in assenza di indicazioni legislative specifiche sulle modalità di valutazione, mediante criteri basati sull’esperienza e conoscenza dell’azienda e, ove disponibili, sui dati desumibili da registro infortuni, indici infortunistici, dinamiche infortunistiche, profili di rischio, liste di controllo, norme tecniche, istruzioni di uso e manutenzione, ecc.

  • individuare le misure di prevenzione e protezione adeguate al luogo di lavoro;

  • definire un programma di miglioramento dei livelli di sicurezza.

 

Professionisti che collaborano alla valutazione dei rischi

Il datore di lavoro, nella redazione del documento di valutazione dei rischi, può farsi affiancare da altri professionisti, come il medico competente, il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione RSPP, il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sul lavoro.

 

RICHIEDI PREVENTIVO

Ciò che non bisogna dimenticare quando si redige il documento di valutazione dei rischi

Il datore di lavoro, per rendere il documento di valutazione dei rischi valido, deve:

  • siglarlo, con data certa e firma

  • completare il DVR in ogni sua voce, con criteri di chiarezza e completezza

  • inserire gli identificativi di chi collabora nel servizio di prevenzione e protezione

  • aggiornarlo periodicamente quando avvengono delle modifiche in azienda o si introducono nuovi macchinari/mansioni. Non bisogna scordare di aggiornare anche la sezione sui pericoli “notori” e la “casistica concretamente verificabile”

  • bisogna poi considerare i precedenti accadimenti verificatisi in azienda e individuare le procedure per l’attuazione delle misure da realizzare e dei ruoli dell’organizzazione.

 

Cosa succede se il datore di lavoro non si occupa della stesura del DVR?

Il DVR è un documento fondamentale per prevenire incidenti e infortuni sul lavoro. Questi eventi, non solo danneggiano i lavoratori, esponendoli a forti rischi e portandoli spesso a essere coinvolti in incidenti che si rivelano mortali. Infortuni e danni provocano anche lo stop delle attività produttive, che influiscono sul rendimento dell'azienda e la portano, a volte, al fallimento.

In Soterikon, diciamo sempre che un'azienda sicura è anche molto più produttiva.

Quindi, è chiaro che il DVR non sia solo un obbligo previsto dalla Legge, ma anche uno strumento fondamentale per individuare le giuste misure di prevenzione e protezione e tutelare i lavoratori.

Se il datore di lavoro non si occupa della stesura del DVR, sono previste sanzioni molto salate: ammenda da € 2.740,00 a € 7.014,00 e arresto da 3 a 6 mesi. Se invece il datore di lavoro presenta un DVR incompleto deve pagare l’ammenda da 1.096,00 € a 4.384,00 €.

Soterikon aiuta da molti anni le imprese a redigere il DVR, individuando i rischi e pericoli presenti nei luoghi in cui si lavora. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita dei lavoratori, individuando, con i titolari delle aziende, le adeguate misure di prevenzione degli infortuni.

Tra i nostri servizi per le aziende circa la sicurezza sul lavoro, vi è quello di affiancare i datori di lavoro per effettuare la valutazione dei rischi e l' individuazione di misure per contenerli. Il nostro team di esperti offre supporto alle aziende, organizzazioni e agli enti pubblici a Milano e Melzo, con servizi di consulenza, corsi di formazione per lavoratori e dirigenti e interventi di medicina del lavoro.

Non esitare a contattarci per ottenere maggiori informazioni.

 


Scritto da Paolo Calderone 

https://www.linkedin.com/in/paolo-calderone/

Paolo Calderone

Professionista con più di 25 anni di esperienza maturati nell’ambito della gestione dei servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, fornisce consulenza alle Aziende che desiderano tutelarsi da tutte le sanzioni in cui si potrebbe incorrere a causa del vasto quadro normativo concernente la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Docente dei corsi di formazione per le figure professionali previste dal D.lvo 81/08.


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