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Protocollo sanitario in medicina del lavoro

 

Cosa si intende per protocollo sanitario?

Il protocollo sanitario è lo strumento necessario per effettuare la sorveglianza sanitaria: in particolare si intende la totale attività di gestione ed esecuzione di accertamenti sanitari e della valutazione dei rischi al fine di garantire una corretta protezione sanitaria dei lavoratori, nei confronti del rischio a cui vengono sottoposti.

 

protocollo sanitario

 

L'importanza del protocollo di sorveglianza sanitaria nella medicina del lavoro

Il protocollo sanitario o anche Piano sanitario, assume una fondamentale importanza all’interno delle aziende, in quanto rappresenta il documento principale dell’attività lavorativa del medico competente, nominato dal datore di lavoro; egli stabilisce infatti quale tipologia di protocollo di sorveglianza sanitaria deve essere effettuato e con quale frequenza, in funzione ai rischi specifici del luogo di lavoro.

Sulla base di quanto stabilito nel Piano Sanitario aziendale vengono effettuate visite mediche, indagini specialistiche, vengono raccolte informazioni sanitarie e adottati provvedimenti dal medico competente stesso, così da garantire la sicurezza sanitaria adeguata.

 

Quali rischi comprende ?

Il protocollo medico sanitario 81/08 contiene non solo tutti gli accertamenti sanitari specifici relativi alla mansione che svolgono i lavoratori, ma bensì anche la specifica dei rischi aziendali; tali rischi fanno parte del documento di valutazione dei rischi (DVR) come da normativa, art. 29 comma 1 D.Lgs 81 2008.

 

Ogni quanto va aggiornato il protocollo sanitario ?

Il medico competente deve considerare attentamente gli obblighi legislativi che prevedono scadenze fisse per le visite mediche di determinate categorie di lavoratori.

Secondo l’art. 41 del d.lgs. 81 2008 "La periodicità di tali accertamenti, qualora non prevista dalla relativa normativa, viene stabilita, di norma, in una volta l'anno. Tale periodicità può assumere cadenza diversa, stabilita dal medico competente in funzione della valutazione dei rischi. L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza sanitaria differenti rispetto a quelli indicati dal medico competente."

Il medico competente ha l'obbligo di aggiornare continuamente il protocollo sanitario medicina del lavoro, in particolare qualora vengano apportate variazioni dei risultati ottenuti tramite sorveglianza sanitaria o evidenziate criticità nel luogo di lavoro.

Il medico competente, inoltre, deve informare in modo adeguato i lavoratori riguardo i rischi professionali a cui sono esposti, le procedure del protocollo sanitario che lui stesso decide di applicare e i risultati ricavati dagli accertamenti sanitari effettuati. In questo modo il medico competente può fissare incontri formativi e informativi o visite mediche periodiche per fornire informazioni o chiarimenti ai lavoratori stessi; può inoltre aggiungere eventuali esami e/o indagini specifiche e modificarne la periodicità, al fine di migliorare e tutelare la salute del lavoratore.

 

La gestione del protocollo sanitario e delle cartelle sanitarie

Allo scopo di tutelare e migliorare lo stato di salute dei lavoratori in azienda il medico del lavoro può rivedere il piano sanitario aggiungendo esami clinici e/o biologici ed indagini diagnostiche e modificarne anche la periodicità. La gestione di quanto previsto dal protocollo sanitario non è un problema per l'azienda in quanto, l’estrema flessibilità del servizio, consente un’organizzazione adeguata alle esigenze specifiche di ogni azienda, con il minimo dispendio di tempo per il lavoratore.

Il medico competente, secondo l' art 25 comma 1 d.lgs 81 2008, dopo aver redatto il piano di sorveglianza sanitaria lo inserisce nella cartella sanitaria e di rischio di ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria.  All'interno di tale cartella vengono riportante le sue condizioni di salute del lavoratore, i risultati degli esami di laboratorio, strumentali e specialistici e, qualora dovessero essere necessario, il giudizio di idoneità alla mansione specifica.

 

cartella sanitaria informatizzata

 

Per quanto riguarda la cartella sanitaria e di rischio è importante ricordare che essa..."deve essere conservata, con salvaguardia del segreto professionale, salvo il tempo necessario per la effettuazione della sorveglianza sanitaria e della trascrizione dei relativi risultati, presso il luogo di custodia concordato al momento della nomina del medico competente e fino alla cessazione dell’attività lavorativa; deve essere firmata sul frontespizio dal datore di lavoro e dal lavoratore per presa visione dei dati anamnestici e clinici e del giudizio di idoneità alla mansione, delle modalità relative alla conservazione della stessa o di eventuali accertamenti sanitari cui il lavoratore deve sottoporsi anche dopo la cessazione dell’attività lavorativa; su richiesta, viene fornita in copia al lavoratore."

 

L'informazione dei lavoratori 

Il medico competente deve informare ogni lavoratore interessato sui risultati della sorveglianza sanitaria di cui all’art. 41. Alla cessazione del rapporto di lavoro, deve consegnare al lavoratore una copia della cartella sanitaria e di rischio, e fornirgli le informazioni necessarie alla sua conservazione (art. 25, comma 1, lettera e). In caso di cessazione dell’incarico, dovrà consegnare la documentazione sanitaria al datore di lavoro, che firmerà per ricevuta (art. 25, comma 1, lettera d)

 


Se vuoi approfondire l'argomento puoi leggere questo articolo:

La cartella sanitaria informatizzata


 

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Aggiornato il 20/10/21 da Paolo Calderone 

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Paolo Calderone

Professionista con più di 25 anni di esperienza maturati nell’ambito della gestione dei servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, fornisce consulenza alle Aziende che desiderano tutelarsi da tutte le sanzioni in cui si potrebbe incorrere a causa del vasto quadro normativo concernente la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Docente dei corsi di formazione per le figure professionali previste dal D.lvo 81/08.