Quarta dose: quando farla e chi deve sottoporsi alla somministrazione

Chi dovrà fare la quarta dose del vaccino Covid? Per quando è prevista? Sarà poi obbligatoria per altri cittadini?

Queste sono alcune delle domande che ci si pone in questi giorni in cui sono state somministrate le prime dosi di vaccino, le quarte per l’esattezza. Esse, secondo il Ministero della Salute, sarebbero destinate a precise categorie di cittadini, quelli più fragili e con il sistema immunitario compromesso da terapie farmacologiche o malattie.

Vediamo più nel dettaglio chi dovrà fare la quarta dose di vaccino anti Covid e quando.

 

 

 

Chi deve fare la quarta dose?

Come appena accennato, la quarta dose è destinata ad alcune categorie specifiche di cittadini. In particolare:

• pazienti gravemente immunodepressi il cui sistema immunitario è compromesso da una patologia o da una terapia farmacologica

• pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia

• pazienti che hanno subito il trapianto di un organo solido.

Oltre a questi, ci sono anche altri casi in cui si richiede la somministrazione della dose aggiuntiva: trapianto di cellule staminali ematopoietiche, terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico, pazienti affetti da sindrome di Wiskott Aldrich, da insufficienza renale che quindi necessitano di dialisi e da splenectomia.

Queste persone dovranno sottoporsi alla somministrazione della quarta dose almeno quattro mesi dopo aver ricevuto la terza dose. Infatti, il vaccino è destinato ai soggetti più fragili solo nel caso in cui questi si siano sottoposti al ciclo primario di immunizzazione che comprende le prime due dosi e quella booster.

Le indicazioni del Ministero della Salute sono state molto chiare, sia riguardo i soggetti obbligati a sottoporsi alla quarta dose, ma anche circa le dosi dei farmaci, riportate nel prossimo paragrafo, sia circa l’inizio della campagna vaccinale. Prosegui nella lettura per maggiori informazioni.

 

Quando sarà possibile accedere alla quarta dose?

I vaccini anti Covid destinati alle persone più esposte ai danni del virus sono già in circolazione nei principali ambulatori, ospedali e strutture sanitarie. L’Agenzia italiana del Farmaco ne ha previste 900.000 per soddisfare la domanda.

Dal primo marzo 2022 è stato possibile per i pazienti elencati nello scorso paragrafo accedere alla somministrazione del vaccino e la campagna è ancora in corso per chi ha ricevuto la terza dose molto di recente.

Secondo il Ministero della Salute, le dosi da somministrare per la quarta campagna vaccinale saranno le seguenti:

• 30 mcg in 0,3 mL per Pfizer nei soggetti con anni maggiori di 12

• 50 mcg in 0,25 mL per Moderna nei soggetti con anni maggiori di 18

Grazie a questi booster aggiuntivi, sarà possibile equilibrare la protezione anticorporale necessaria per ridurre i sintomi da Coronavirus e anche il pericolo di subire danni o ricoveri a causa del virus.

 

Tutti i cittadini dovranno prima o poi sottoporsi alla quarta dose?

In una fase della pandemia in cui si stanno allentando tutte le restrizioni, nonostante i contagi in continua oscillazione, ci si chiede se sarà necessario somministrare la quarta dose anche in soggetti ritenuti sani. Dalla fine del 2021, infatti, si è notata una contrazione nel numero dei casi che sono aumentati nuovamente verso la metà di marzo. Non si tratta di cifre spaventose o preoccupanti, per questo ancora non si demorde e si ambisce all’eliminazione definitiva di tutte le misure di sicurezza.

Mascherine, green pass, divieti di assembramenti presto potrebbero non essere più necessari. Dall’altra parte, si cerca sempre la soluzione più responsabile per evitare di tornare alle restrizioni dell’anno scorso, quando la Penisola era divisa in tre (o quattro) colori.

Il Ministro della Salute Speranza lascia intendere che in autunno probabilmente sarà richiesta la somministrazione del booster aggiuntivo in tutti i cittadini, in modo da fronteggiare al meglio sia le varianti che i ricoveri in terapia intensiva che comunque ancora permangono. Anche secondo il direttore dell'AIFA Nicola Magrini si potrà comprendere più avanti la necessità dell’estensione della quarta dose anche ad altri cittadini.

Le campagne vaccinali hanno sempre un costo e un impiego di risorse che vanno ben calcolate. Sarà quindi necessario tenere sotto controllo la curva epidemiologica e intervenire solo se necessario.

Alcuni esperti virologi affermano che probabilmente il vaccino contro il Coronavirus sarà richiesto ogni anno come avviene per quello antinfluenzale, in modo da contenere i contagi e ridurre a zero le morti e i ricoveri.

Ancora non vi è certezza su queste informazioni e non resta che attendere nuove direttive. Da tenere anche in considerazione l’imminente scadenza di alcuni green pass con terza dose, che forse richiederanno il richiamo o forse no. 

Conclusioni

In questo articolo abbiamo parlato della quarta dose e dei cittadini che sono al momento tenuti a farla. Si tratta di soggetti con una marcata compromissione del sistema immunitario, per via di una malattia, di una terapia farmacologica o di chemioterapia.

Al momento non ci sono certezze sulla diffusione della quarta dose. E’ il caso di attendere nuove direttive dal Ministero della Salute che intanto sta tenendo sotto controllo la situazione pandemica in Italia intervenendo per tutelare il benessere della popolazione.

La quarta dose si è resa necessaria proprio per questo motivo: innanzitutto per garantire maggiore protezione ai soggetti cagionevoli e, in secondo luogo, potrebbe rivelarsi la soluzione per contenere la diffusione delle varianti e il numero di ricoveri e morti nel nostro paese.

Dal primo marzo è stato possibile accedere alla somministrazione del booster aggiuntivo per i soggetti citati nel corso dell’articolo. Attendiamo ulteriori aggiornamenti per comprendere il modo in cui fronteggiare al meglio il virus.

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