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Stress lavoro correlato: uno dei maggiori rischi per gli impiegati

   

Quando si parla di stress lavoro correlato si intende quella condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro.

Si tratta quindi di un disturbo che emerge quando il lavoratore non si sente in grado di corrispondere alle richieste lavorative. Le condizioni ambientali nel luogo di lavoro, come i rapporti con colleghi e superiori, le attrezzature, il comfort, gli orari, i turni, le mansioni, le modalità comunicative e le possibilità di crescita offerte dall’azienda stessa sono le principali responsabili della comparsa di sintomi da stress lavoro correlato.

Non si tratta di una malattia, ma di un disturbo che influenza molto lo stato psicofisico del lavoratore, conducendo a infortuni, improduttività e assenteismo. Non si tratta neanche di uno stress generico, dovuto a diversi fattori che possono colpire la vita del singolo lavoratore. E’ un disturbo causato solo ed esclusivamente da elementi correlati al posto di lavoro, tra cui quelli accennati poco fa.

 

 

Come può un datore di lavoro prevenire una situazione di stress lavoro correlato? Quali sono le misure di prevenzione e protezione che può adottare? Scopriamolo insieme in questo articolo di Soterikon, azienda italiana che da anni si occupa di salute e sicurezza sul lavoro. Grazie ai nostri corsi di formazione sulla sicurezza a Milano e Melzo, aiutiamo le imprese a rispettare gli obblighi di legge e a tutelare la salute dei loro lavoratori e collaboratori.

  

RICHIEDI PREVENTIVO

 

Stress lavoro correlato: obblighi del datore di lavoro

Come previsto dal Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, D.Lgs 81/08, la valutazione dei rischi deve prevedere anche che il datore di lavoro presti attenzione a tutti quei fattori che, all’interno della sua azienda, possono causare stress ai lavoratori.

Essi, come abbiamo avuto modo di accennare, possono riguardare ambiente di lavoro e attrezzature, carichi e ritmi, orario di lavoro e turni, corrispondenza tra le competenze dei lavoratori e i requisiti professionali richiesti, ma anche ruolo nell’ambito dell’organizzazione, autonomia decisionale e controllo, conflitti interpersonali al lavoro, evoluzione e sviluppo di carriera, comunicazione tra colleghi e con i superiori (Lettera circolare del 18/11/2010 prot. 15/SEGR/0023692).

Egli deve avvalersi, nel processo di valutazione del rischio dello stress lavoro correlato, del supporto del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico Competente. Secondo il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, inoltre, è importante che il datore di lavoro consulti il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, in modo tale che possa fare da tramite tra i bisogni dei dipendenti e gli adempimenti del datore di lavoro.

In seguito, deve adottare quelle misure di sicurezza utili per fare in modo di promuovere il benessere dei dipendenti. Ad esempio, con orari di lavoro adeguati, campagne di sensibilizzazione per migliorare i rapporti tra i colleghi e gestire meglio lo stress, comunicando con i dipendenti e cercando di cogliere le loro esigenze ecc.

  

Perché è importante effettuare la valutazione dello stress lavoro correlato?

Fino a qualche anno fa, lo stress lavoro correlato non era considerato un rischio nelle aziende. In effetti, molti sono portati a pensare che i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori siano solo nell'interesse di quelle aziende in cui si maneggiano sostanze pericolose, macchinari di grosse dimensioni e in cui le condizioni ambientali non sono per nulla confortevoli.

Tuttavia, anche in ambienti apparentemente sicuri come gli uffici possono presentarsi rischi molto pericolosi per i lavoratori, come ad esempio il rischio stress lavoro correlato. Un lavoratore stressato è meno propenso a svolgere le sue attività, in quanto si sente poco motivato, stanco, affaticato, non a suo agio. Ciò significa che sarà inefficiente, comportando un calo della produttività e ingenti perdite per l'azienda

Si stima che ogni anno gli imprenditori meno attenti al rischio stress lavoro correlato perdano circa 1000 euro a lavoratore per via di questo problema. L’assenteismo, l’improduttività e le visite mediche hanno costi elevati e per una piccola o media impresa questo potrebbe significare sprecare risorse utili e andare incontro al fallimento.

Dal 2010, con il Decreto Legge numero 78, fortunatamente anche il rischio stress lavoro correlato ha cominciato ad attirare l’attenzione di Istituzioni e imprenditori. Da allora, è obbligo dei datori di lavoro valutare attentamente tutti i fattori di rischio che possono portare i lavoratori a sentirsi stressati e a intervenire con le dovute misure di prevenzione e protezione. 

Inoltre, dal marzo del 2015, il Governo ha stanziato un fondo di 480.000€ da investire nel Piano di monitoraggio e di intervento per la valutazione e gestione dello stress lavoro correlato. Si tratta di una serie di controlli che interessano le aziende italiane, di qualsiasi dimensione e settore, volti ad assicurarsi che i datori di lavoro stiano rispettando gli adempimenti.

Il datore di lavoro deve dunque dimostrare non solo di aver condotto una valutazione del rischio stress lavoro correlato adeguata, documentando sia le modalità di raccolta dati che le misure da adottare. Deve persino dimostrare interesse per il tema, mostrando ai controlli le iniziative organizzate per ridurre il rischio di stress lavoro correlato.

In caso di inadempimenti, la legge non perdona: le sanzioni vanno da un minimo di 1000 euro a un massimo di 6400 euro in caso di omissione della valutazione dello stress lavoro correlato, mancata redazione del DVR, oppure redazione incompleta e senza individuare le modalità di raccolta delle informazioni. Si rischia una multa molto salata anche qualora il datore di lavoro effettui la valutazione in autonomia, senza l’effettiva presenza del RSPP e del medico competente. Anche il mancato consulto del RLS mette a rischio di ammenda il datore di lavoro.

Inoltre, sono previste sanzioni anche per la mancata informazione e formazione dei lavoratori in tema di sicurezza sul lavoro e, in particolare, sull’argomento dello stress lavoro correlato. Nei casi più gravi appena citati, il datore di lavoro rischia l’arresto.

Per maggiori informazioni e per adempiere agli obblighi di legge, non esitare a contattare Soterikon, che eroga corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro a Milano e a Melzo.

 


Scritto da Paolo Calderone 

Paolo Calderone

Con oltre 25 anni di esperienza nella gestione di servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, offro soluzioni di consulenza personalizzate alle aziende che vogliono tutelarsi contro le sanzioni previste dal vasto quadro normativo in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08).  Potete contattarmi su LinkedIn per una consulenza personalizzata e per assicurarvi che la vostra azienda sia in linea con le normative in materia di sicurezza sul lavoro. Investire in sicurezza sul lavoro non solo protegge la vostra azienda, ma anche i vostri dipendenti e la vostra reputazione.


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