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10 regole da seguire per il rientro al lavoro post Covid-19

 

A seguito dell’abbassamento del tasso di positività e dell’uscita dallo stato di emergenza, il Ministero della Salute ha indicato delle nuove direttive per la gestione dei rientri al lavoro dopo l’assenza dovuta al Covid 19.

Cosa deve fare chi rientra al lavoro se è stato positivo al coronavirus? Quali sono gli obblighi del datore di lavoro e del medico competente? Affrontiamo l’argomento nei prossimi paragrafi.

 

regole rientro post covid

 

Il rientro dal lavoro secondo il Dipartimento di Sanità Pubblica

Le direttive che i lavoratori che non presentano più uno stato di positività al Coronavirus sono quelle previste dalla Circolare 0060136-30/12/2021-DGPRE-DGPRE-P, avente per oggetto “Aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento in seguito alla diffusione a livello globale della nuova variante VOC SARS-CoV-2 Omicron (B.1.1.529)”.

Il documento divide i lavoratori in diverse categorie in base allo stato del contagio e indica le procedure da adottare per garantire la sicurezza e la protezione da ulteriori contagi. La novità principale, valida da marzo 2022, è l’abolizione della quarantena per coloro che entrano in contatto con i cosiddetti contatti stretti risultati positivi al test molecolare. 

Da allora non è neanche più obbligatorio mostrare il Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro, anche se chi opera nel settore sanitario deve rinnovare le dosi di vaccino.

 

Rientro per chi è assente dal posto di lavoro a causa del Covid 19

Per il rientro dei lavoratori dopo infezione COVID19 è sempre richiesta la negativizzazione del tampone, che deve essere supportata da un test molecolare o antigenico da trasmettere al datore di lavoro, il quale a sua volta lo trasmette al medico competente. 

In particolare:

  • i lavoratori positivi per i quali è stato necessario un ricovero ospedaliero devono essere sottoposti a visita medica da parte del medico competente, organizzata dal datore di lavoro. Questo perché il medico competente è tenuto a verificare l’idoneità alla mansione del lavoratore. Il lavoratore è obbligato a presentarsi alla visita con la documentazione clinica e la certificazione di avvenuta negativizzazione attraverso Test Molecolare;

  • i lavoratori positivi sintomatici che hanno precedentemente ricevuto la dose booster o hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni devono aver trascorso un periodo di isolamento di almeno 7 giorni dalla comparsa dei sintomi e devono effettuare un test molecolare o antigenico con riscontro negativo dopo almeno tre giorni senza sintomi;

  • i lavoratori positivi sintomatici che non hanno precedentemente ricevuto la dose booster o hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni devono aver trascorso un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi e devono effettuare un test molecolare o antigenico con riscontro negativo dopo almeno tre giorni senza sintomi;

  • i lavoratori positivi asintomatici che hanno precedentemente ricevuto la dose booster o hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni devono aver trascorso un periodo di isolamento di almeno 7 giorni dall’effettuazione del test positivo e devono effettuare un test molecolare o antigenico con riscontro negativo;

  • i lavoratori positivi asintomatici che non hanno precedentemente ricevuto la dose booster o hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni devono aver trascorso un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dall’effettuazione del test positivo e devono effettuare un test molecolare o antigenico con riscontro negativo;

  • infine, i lavoratori positivi a lungo termine che presentano ancora lo stato di positività dopo 21 giorni possono interrompere l’isolamento, ma prima devono dimostrare la loro negatività attraverso un test molecolare o antigenico. Nel frattempo possono svolgere la loro mansione in modalità agile, oppure continuare ad essere coperti da un certificato di prolungamento di malattia rilasciato dal proprio medico curante.

 

Novità sui contatti stretti

Come già brevemente accennato, chi entra in contatto con un contatto stretto risultato positivo non deve più effettuare la quarantena, ma solo un periodo di autoregolazione. Vediamo tutti i casi indicati dalla circolare del Ministero della Salute:

  • i lavoratori contatto stretto di un caso positivo confermato, che hanno precedentemente ricevuto la dose booster o hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, oppure che sono guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti, se è asintomatico, non deve fare alcun tipo di autosorveglianza, ma dovrà osservare l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso e deve prestare attenzione alla comparsa dei sintomi fino al 5° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid 19;

  • i lavoratori contatto stretto di un caso positivo confermato, che hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni o possiedono il Green Pass valido, se asintomatico, può rientrare al lavoro indossando dispositivi di protezione ed effettuare autosorveglianza nei giorni successivi al contatto, ma solo se ha effettuato, con esito negativo, un tampone molecolare;

  • i lavoratori contatto stretto non vaccinati e che non hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni deve indossare dispositivi di protezione ed effettuare autosorveglianza nei giorni successivi al contatto, tornando alle mansioni nella normalità solo dopo aver effettuato un tampone negativo;

  • i lavoratori contatto stretto di cui non è stata ancora confermata la positività devono attendere la formalizzazione delle indicazioni da parte della ASL competente.

Nonostante siamo usciti da uno stato grave di emergenza, dobbiamo ancora stare molto attenti ai nostri comportamenti sul posto di lavoro, in modo da contenere i contagi e non riportare il tasso di positività a quelli registrati nel 2020 e 2021.

Noi di Soterikon siamo al fianco delle aziende con servizi di sorveglianza sanitaria, medicina del lavoro e consulenza volti a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei loro dirigenti. Per maggiori informazioni sull’argomento trattato o per conoscere meglio i nostri servizi, non esitare a contattarci.

 

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Scritto da Paolo Calderone 

Paolo Calderone

Con oltre 25 anni di esperienza nella gestione di servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, offro soluzioni di consulenza personalizzate alle aziende che vogliono tutelarsi contro le sanzioni previste dal vasto quadro normativo in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08).  Potete contattarmi su LinkedIn per una consulenza personalizzata e per assicurarvi che la vostra azienda sia in linea con le normative in materia di sicurezza sul lavoro. Investire in sicurezza sul lavoro non solo protegge la vostra azienda, ma anche i vostri dipendenti e la vostra reputazione.


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