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Malattia professionale: tutto quello che c'è da sapere

Ci sono delle situazioni in cui un lavoratore perde integrità, vigore e subisce un danno che, alle volte, risulta irreversibile. Questi fenomeni dipendono in gran parte dall' ambiente di lavorazione e la manifestazione della malattia avviene dopo molto tempo dall'esposizione al rischio. In medicina del lavoro, il discorso sulle malattie professionali è molto importante.

Detta anche tecnopatia, la malattia professionale è una patologia che non pochi lavoratori prima o poi incontrano e devono affrontare. La sua azione è lenta sull'organismo e può compromettere in modo permanente le abilità di un individuo.

Per questo è bene riconoscere i sintomi in anticipo per prevenire crolli o l'insorgenza di cronicità nei sintomi. Al di fuori delle raccomandazioni circa la prevenzione di infortuni e malattie sul lavoro, è bene comprendere come gestire le malattie professionali e cosa preveda lo Stato Italiano per risarcire i lavoratori che le contraggono.

In questo articolo scoprirai tutto quello che c'è da sapere sulle malattie professionali, come richiedere la tutela dell' Inail, come funziona la normativa vigente e chi ha diritto all'indennità.

 

malattia professionale

 

Definizione di malattia professionale

Ecco alcune informazioni utili sulle malattie professionali.

La malattia professionale è un danno che presenta molteplici caratteristiche:

  • presenta diverse latenze, in quanto potrebbe essere diagnosticata anche dopo un periodo prolungato dai primi sintomi e dalla prima esposizione al rischio. Esiste la malattia professionale a latenza breve o brevissima che si manifesta dopo giorni dall'esposizione al rischio, oppure a latenza media che si manifesta dopo alcuni anni o, spesso la condizione peggiore, a latenza lunga che si manifesta dopo molti anni o addirittura decenni, periodo in cui diventa troppo difficile ripristinare la situazione come prima dell'esposizione al rischio;
  • è strettamente legata alla propria professione e le attività reiterative richieste sono alla base delle cause scatenanti
  • non è identificabile una causa violenta, ovvero un rischio immediatamente individuabile e determinato nel tempo. Il testo unico parla di patologie contratte nell'esercizio e a causa delle lavorazioni rischiose, individuando una causa che deve essere diretta ed efficiente, in grado di produrre l'infermità in modo esclusivo o prevalente.

Se dovessimo dare una definizione chiara e completa di malattia professionale diremmo che si tratta di una patologia che il lavoratore contrae durante lo svolgimento dell'attività lavorativa a causa dell'esposizione a rischi presenti nell'ambiente nel quale presta servizio. La causa agisce lentamente, manifestando anche i sintomi dopo anni e anni dalla prima esposizione al rischio, alterando la salute del paziente spesso in maniera irreversibile.

 

Differenza tra infortunio sul lavoro e malattia professionale

Patologie professionali e infortuni sul lavoro sono due mondi separati. L'infortunio è un danno si verifica in maniera immediata, come quando un operaio cade da un macchinario e si rompe un polso. E' la causa violenta e concentrata che distingue l'infortunio dalla malattia.

La malattia professionale, invece, si sviluppa nel tempo e a causa di un fattore di rischio "silenzioso" che non sempre è semplice da individuare e prevenire. È per esempio il caso di una postura scorretta, di un'attività che sforza il corpo umano o l'esposizione a sostanze tossiche.

Un esempio di malattia professionale potrebbe essere la silicosi, una patologia che necessita un'esposizione al rischio per un lungo periodo di tempo prima di manifestare una sintomatologia specifica e generare così una vera e propria malattia professionale.

 

silicosi

 

Diagnosi della malattia professionale

Quando il lavoratore comincia a percepire i sintomi della malattia professionale, deve recarsi in un ospedale o clinica per gli accertamenti, oppure contattare il medico del lavoro, soggetto preposto all'individuazione della patologia. A pensare alla tutela del lavoratore è l'Inail, che ha istituito una copertura per tutte quelle malattie professionali tabellate.

Le malattie tabellate sono inserite in un elenco allegato al DPR n. 1124/1965 s.m.i., il cosiddetto Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

La diagnosi effettuata da medici competenti e atta quindi a far rientrare il lavoratore nel sistema tabellare. Egli non deve neanche dimostrare l'origine professionale della malattia se essa rientra in questo sistema, potendo passare così direttamente alla denuncia della stessa.

Affinché la malattia possa però definirsi professionale, è necessario individuare una causa diretta in grado di produrre l'infermità in maniera esclusiva o prevalente. Per effettuare la denuncia di malattia professionale è sufficiente che il medico competente abbia anche solo il sospetto della sua esistenza, non per forza la certezza.

La causa deve essere diretta e di origine lavorativa. Solo così è possibile individuare un danno biologico.

Alcuni esempio di patologie tabellate

  • Sindrome dello stretto toracico
  • Morbo di Dupuytren 
  • Ernia discale lombare
  • Encefalopatia
  • Sindrome del tunnel tarsale

Le malattie professionali non tabellate richiedono l' invio di prove che la malattia professionale sia legata all' attività lavorativa.

 

Come ottenere l'indennità per la malattia professionale

Come si fa la richiesta per l'indennità di malattie di origine lavorativa?

A seguito degli accertamenti svolti da medici competenti, i lavoratori sono tenuti a inviare il certificato della visita all'Inail e al datore. L' Istituto Nazionale per l’assicurazione contro gli Infortuni sul lavoro deve poi certificare o meno la presenza della malattia professionale.

Attraverso suoi medici porterà a termine l' attività di verifica. Accerta quindi la presenza di un danno biologico e viene concessa al lavoratore un'indennità.

Essa consiste in:

  • 100% della retribuzione per la giornata in cui si manifesta la malattia professionale, se quest’ultima ha causato astensione dal lavoro
  • 60% della retribuzione per i successivi 3 giorni con eventuale trattamento integrativo

Questi punti interessano il datore. Vediamo ora cosa deve offrire il servizio Inail:

  • 60% della retribuzione giornaliera dal 4° giorno successivo a quello in cui si è manifestata la malattia
  • 75% della retribuzione dal 91° giorno e fino a guarigione clinica.

 

Inail e malattia professionale

L' Inail indennizza i danni provocati dalle patologie professionali attraverso contributi economici. Non solo: in alcuni casi finanzia anche interventi di tipo sanitario e riabilitativo. Se un lavoratore ha subito i danni di un'attività reiterativa e ora presenta difficoltà nella mobilità, allora l' Inail potrebbe sostentare la fisioterapia.

 

Malattia professionale, datore di lavoro, sicurezza

Può avvenire che il lavoratore si rivolga direttamente al datore di lavoro per via della comparsa dei primi sintomi. Entro 15 giorni da questo momento è necessario, il lavoratore deve  consegnare al datore di lavoro il certificato medico, firmato dal medico del lavoro, soggetto preposto all'individuazione eventuale della malattia professionale. A sua volta, quest'ultimo deve trasmettere la denuncia all'Inail nei 5 giorni successivi a quello della consegna della segnalazione. 

L'importanza del datore di lavoro non consiste solo nell'intervento tempestivo in caso di malattia del lavoratore, ma anche nella valutazione dei rischi all'interno della sua organizzazione e l'applicazione di norme protettive per ridurre al minimo gli infortuni e le malattie. Il tema della sicurezza sul lavoro e della salute non è da sottovalutare: tutela le persone ma anche le imprese, evitando il problema delle malattie professionali.

 

 


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