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Benessere psicologico e gestione dello stress digitale: il lavoro tra schermi e nuove pressioni
Il modo in cui si lavora oggi ha subito un’accelerazione senza precedenti. Il digitale è ovunque: piattaforme collaborative, sistemi automatizzati, riunioni virtuali e documentazione condivisa in tempo reale hanno modificato le abitudini quotidiane in modo profondo. Il lavoro è diventato spesso più flessibile, ma anche più esigente, più veloce, più connesso a logiche che non si fermano.
Molti professionisti si trovano in equilibrio precario tra email, notifiche, chat interne e obiettivi da raggiungere. L’organizzazione delle giornate è frammentata e la concentrazione viene continuamente interrotta. In un ambiente simile, la fatica mentale si accumula in modo silenzioso ma costante. Si lavora tanto, si comunica di più, si è sempre reperibili, ma spesso manca una reale sensazione di controllo.
Soterikon propone corsi di sicurezza sul lavoro a Milano e Melzo e consulenze per migliorare la qualità del lavoro in ambito digitale, con un’attenzione specifica alla salute psicologica.
I corsi si rivolgono ad aziende che vogliono affrontare i cambiamenti senza subirli, mettendo le persone al centro della progettazione organizzativa ed evitando multe o sospensioni delle attività. Contattaci per saperne di più.
Tecnostress e reazioni invisibili: come riconoscere i segnali
Lo stress digitale si manifesta con segnali precisi, anche se spesso ignorati o attribuiti alla stanchezza generale. L’accumulo di piccole tensioni quotidiane finisce per influire sul tono dell’umore, sulla lucidità e sul rapporto con il lavoro. Si perde il ritmo, si fatica a mantenere l’attenzione, si diventa più reattivi, meno pazienti. In certi casi si arriva a sentirsi inadeguati rispetto alle tecnologie utilizzate, creando un circolo vizioso di insicurezza e frustrazione.
Le difficoltà riguardano sia la sfera cognitiva che quella emotiva. Alcune persone iniziano ad avvertire sintomi fisici come emicrania ricorrente, affaticamento visivo, dolori cervicali. Altri sperimentano insonnia, irritabilità, difficoltà a “disattivare” la mente dopo la giornata lavorativa. C’è chi si isola, chi fatica a comunicare, chi vive ogni novità come un peso.
Tra i fattori più ricorrenti ci sono il sovraccarico informativo, l’eccessiva velocità nella comunicazione digitale, le richieste frammentate che impediscono un lavoro lineare. La frammentazione delle attività, la scarsa protezione dai tempi tecnici e l’assenza di pause reali mettono sotto pressione anche chi ha una solida esperienza professionale.
Un’analisi lucida di questi sintomi consente di intervenire prima che la situazione degeneri. Osservare con attenzione i propri stati interni, fare domande, confrontarsi, chiedere supporto: ogni gesto consapevole può riportare equilibrio. La prevenzione passa da qui.
Strategie per migliorare la qualità del lavoro digitale
Esistono modalità pratiche per ridurre l’impatto delle pressioni digitali e rendere l’ambiente di lavoro più sostenibile:
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definire orari precisi per l’utilizzo degli strumenti tecnologici. Ridurre la disponibilità continua permette al cervello di recuperare energia e favorisce un miglior recupero tra un’attività e l’altra
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suddividere i compiti per blocchi di tempo aiuta a mantenere la concentrazione e a limitare il multitasking. Inserire momenti di decompressione tra un’attività e l’altra, alzarsi dalla postazione, evitare l’uso eccessivo dei dispositivi durante le pause sono accorgimenti semplici ma molto efficaci
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spegnere il computer alla stessa ora, chiudere il browser delle mail, passare qualche minuto all’aperto, cambiare stanza o attività: questi gesti facilitano il distacco psicologico e prevengono la sensazione di essere intrappolati in un flusso continuo
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organizzare file, ridurre le notifiche, evitare sovrapposizioni di strumenti con la stessa funzione, permette di lavorare con maggiore calma. La semplicità operativa riduce il rischio di frustrazione e rende più chiari gli obiettivi. Quando il carico digitale è meno caotico, il lavoro torna a essere uno spazio di possibilità e non di affanno.
Norme, diritti e responsabilità: cosa dice la legge
La salute mentale fa parte delle tutele previste dalla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il D.Lgs. 81/08 impone al datore di lavoro la valutazione di tutti i rischi, compresi quelli legati all’organizzazione del lavoro e all’uso delle tecnologie. I rischi psicosociali, in particolare quelli connessi al lavoro da remoto, all’automazione e all’iperconnessione, devono essere identificati e gestiti con criteri chiari.
Il recente Accordo Stato-Regioni del 2025 ha rafforzato gli obblighi formativi in materia di salute e benessere digitale. Le aziende sono chiamate a garantire percorsi di informazione e aggiornamento, sia in presenza che in modalità digitale. Il nuovo quadro normativo prevede anche la conservazione delle attestazioni e la verifica della formazione svolta.
Nel caso dello smart working, la legge 81/2017 impone l’obbligo di garantire condizioni di sicurezza adeguate, anche fuori dai locali aziendali. L’accordo individuale deve tutelare sia gli aspetti tecnici sia quelli organizzativi. Un impiego eccessivo della tecnologia, una reperibilità prolungata o la mancanza di orari definiti vanno trattati come elementi di rischio, al pari di qualunque altro fattore ambientale.
La legge 203/2024 ha introdotto ulteriori obblighi documentali, legando la corretta gestione del lavoro digitale alla responsabilità aziendale. Le sanzioni non sono limitate agli aspetti burocratici, ma si estendono alla mancata tutela del benessere. Le imprese che scelgono un approccio preventivo, investendo in formazione e consulenza, costruiscono ambienti più solidi, capaci di affrontare il cambiamento in modo consapevole.
Conclusione
Gestire le pressioni legate alla digitalizzazione significa migliorare il lavoro e proteggere chi lo svolge.
Soterikon offre percorsi su misura per aziende e professionisti che vogliono affrontare i rischi sul lavoro in modo strutturato e coerente. Formazione, analisi dei bisogni, strumenti pratici per il benessere mentale e per una cultura del lavoro che metta al centro l’equilibrio tra strumenti e persone. Per un ambiente professionale più sano, più stabile, più orientato al futuro.
Se vuoi portare nel tuo team nuove competenze e strumenti per affrontare il lavoro digitale senza subirne le conseguenze, contattaci. Soterikon è al tuo fianco.
Scritto da Paolo Calderone
Con oltre 25 anni di esperienza nella gestione di servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, offro soluzioni di consulenza personalizzate alle aziende che vogliono tutelarsi contro le sanzioni previste dal vasto quadro normativo in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Potete contattarmi su LinkedIn per una consulenza personalizzata e per assicurarvi che la vostra azienda sia in linea con le normative in materia di sicurezza sul lavoro. Investire in sicurezza sul lavoro non solo protegge la vostra azienda, ma anche i vostri dipendenti e la vostra reputazione.
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