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Maxi decreto sicurezza sul lavoro 2025: 1 miliardo per prevenire infortuni e malattie professionali

 

Il Governo italiano ha annunciato l’avvio di un imponente pacchetto di misure per migliorare le condizioni di salute e protezione nei luoghi di lavoro. Al centro del provvedimento, atteso per l’approvazione dopo l’8 maggio 2025, c’è uno stanziamento fino a 1 miliardo di euro

Il confronto tra esecutivo, sindacati e organizzazioni imprenditoriali è stato giudicato necessario prima di definire i contenuti finali del decreto. Inizialmente calendarizzata per il 30 aprile, l’approvazione è stata differita per garantire un percorso condiviso.

L’intervento ha una portata ampia e coinvolge aspetti operativi, normativi ed economici. L’obiettivo è ridurre l’incidenza di infortuni mortali e invalidanti, che ancora oggi colpiscono settori come edilizia, agricoltura, logistica e industria. Il piano prevede la revisione di meccanismi premianti per le aziende virtuose, il rafforzamento dei controlli ispettivi, nuove coperture assicurative per studenti e apprendisti, e investimenti in tecnologie abilitanti.

Soterikon è attiva nella consulenza per la sicurezza organizzativa e nella formazione obbligatoria, segue da vicino l’evoluzione di questo provvedimento, offrendo supporto tecnico e aggiornamento normativo continuo ad aziende di ogni dimensione.

 

Aree prioritarie di intervento e allocazione delle risorse

Il decreto si propone di incidere non solo su obblighi documentali, ma sulla qualità dell’interazione quotidiana tra chi lavora e il contesto fisico e psicologico in cui opera. Per questo, l’approccio deve essere orientato alla prevenzione concreta, capace di modificare abitudini, prassi e modelli organizzativi in modo misurabile e duraturo.

Le risorse messe a disposizione saranno distribuite su più direttrici. La definizione di priorità operative nasce da una lunga fase di confronto tra esperti, tecnici ministeriali e attori del mondo del lavoro. L’impianto del decreto prevede misure economiche e regolatorie che agiscono in parallelo su diversi livelli del sistema produttivo.

Le macroaree di intervento comprendono:

  • Formazione tecnica e comportamentale destinata a lavoratori, datori di lavoro e figure preposte alla vigilanza. I corsi dovranno integrare strumenti pratici, simulazioni e contenuti aggiornati, con un sistema di verifica strutturato e coerente.

  • Controlli rafforzati nei luoghi di lavoro da parte degli organi competenti, con personale ispettivo qualificato, dotazioni digitali e possibilità di collaborazione con enti bilaterali o reti regionali.

Accanto a queste azioni, si affiancheranno incentivi per imprese che dimostrano impegno documentato nella prevenzione, attraverso l’acquisto di tecnologie di protezione avanzate o la creazione di ambienti ergonomici e salubri. Il decreto includerà inoltre fondi per potenziare la sorveglianza sanitaria, rendendola più incisiva e adatta a individuare precocemente patologie collegate al lavoro.

La sicurezza non viene trattata come obbligo da adempiere, ma come valore strategico per la competitività e la qualità del lavoro. Un sistema bonus-malus sarà attivato per modificare comportamenti, premiando chi investe e penalizzando chi ignora le regole. I fondi disponibili – oltre 1,2 miliardi tra nuove risorse e contributi INAIL – rappresentano una base concreta per avviare trasformazioni su larga scala.

 

Elementi strutturali per ridurre gli infortuni: cosa serve davvero

Ogni anno in Italia migliaia di lavoratori subiscono danni permanenti o perdono la vita a causa di eventi prevedibili. Il problema non riguarda solo il rispetto delle leggi, ma la mancanza di un’organizzazione del lavoro realmente orientata alla prevenzione. Per ottenere risultati misurabili, occorre intervenire con metodi e risorse capaci di modificare processi, attitudini e priorità interne.

Il cambiamento passa da:

  • Investimenti duraturi su percorsi formativi articolati, in grado di generare consapevolezza e competenze specifiche. Non basta fornire un attestato: serve una didattica che coinvolga, misuri l’apprendimento e sia ripetuta nel tempo.

  • Partecipazione dei lavoratori alla gestione della sicurezza, con strumenti reali per proporre miglioramenti e rilevare situazioni critiche. Il ruolo di rappresentanza non deve essere simbolico ma operativo, integrato nei processi aziendali.

Un altro elemento determinante è la trasparenza nella filiera produttiva. Le pratiche di subappalto non devono diventare uno scudo per eludere obblighi formativi o tagliare sui dispositivi di protezione. Ogni soggetto coinvolto in un appalto deve rispondere in modo diretto del proprio personale e delle scelte adottate.

 

Prevenzione nelle scuole, tecnologia e cultura condivisa

Tra gli elementi innovativi previsti dal maxi decreto figura un ampliamento della copertura assicurativa INAIL per studenti e docenti, in particolare nei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Si tratta di un’iniziativa strategica per iniziare fin da giovani a interiorizzare la logica della prevenzione come parte integrante del lavoro.

Parallelamente, saranno sostenuti investimenti in tecnologie predittive, dispositivi smart, sensori, software per il monitoraggio e la manutenzione preventiva. Le imprese potranno accedere a contributi pubblici per progetti di innovazione orientati alla riduzione del rischio. L’obiettivo non è automatizzare la sicurezza, ma potenziare la capacità decisionale attraverso dati tempestivi e affidabili.

Un altro punto riguarda la diffusione di campagne informative permanenti, progettate per sensibilizzare aziende, enti e singoli individui. Il cambiamento richiede una narrazione condivisa, basata su esempi concreti e soluzioni accessibili. Servono strumenti visivi, testimonianze, formazione continua e coinvolgimento degli stakeholder.

Per chi gestisce un’impresa, è il momento di valutare come integrare tutte queste opportunità in un modello organizzativo coerente. La prevenzione non deve essere reattiva, ma pianificata in anticipo, con obiettivi misurabili e responsabilità chiare.

Soterikon è al fianco di chi vuole tradurre la normativa in azioni operative. Offriamo un percorso di accompagnamento per accedere ai fondi pubblici, rivedere le procedure interne, formare il personale e integrare soluzioni tecnologiche nella strategia aziendale. 

Chi desidera costruire un ambiente di lavoro più sicuro e sostenibile può contattarci per avviare un progetto su misura.

 


Scritto da Paolo Calderone 

Paolo Calderone

Con oltre 25 anni di esperienza nella gestione di servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, offro soluzioni di consulenza personalizzate alle aziende che vogliono tutelarsi contro le sanzioni previste dal vasto quadro normativo in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08).  Potete contattarmi su LinkedIn per una consulenza personalizzata e per assicurarvi che la vostra azienda sia in linea con le normative in materia di sicurezza sul lavoro. Investire in sicurezza sul lavoro non solo protegge la vostra azienda, ma anche i vostri dipendenti e la vostra reputazione.


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