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Dpi: cosa sono come si usano e chi deve fornirli

 

Quando si parla di sicurezza sul lavoro, non si possono non nominare i dispositivi di protezione individuale. Si tratta di strumenti fondamentali per proteggere i lavoratori da rischi collegati alle mansioni che svolgono. In questo articolo vogliamo parlarne in modo più approfondito.

Se stai cercando un partner che si occupi dei tuoi adempimenti in merito alla sicurezza sul lavoro, noi di Soterikon eroghiamo svariati corsi di formazione a Milano e Melzo per datori di lavoro, responsabili del servizio di prevenzione e protezione e molto altro, generici o specifici. Contattaci per maggiori informazioni. Ora, però, passiamo all'illustrazione dei dispositivi di protezione individuale, cosa sono, come si usano e perché sono importanti.

 

 DPI

 

Cosa sono i dispositivi di protezione individuale

I dispositivi di protezione individuale vengono individuati con la sigla DPI. Nel Testo Unico sulla sicurezza sul posto di lavoro, si indica esplicitamente che i lavoratori devono ricevere questi strumenti in relazione alle effettive mansioni assegnate.

Il Capo II del Decreto Legge Testo Unico indica i dispositivi di protezione DPI come qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.

Quando si parla di rischi suscettibili, si intendono quei rischi che non si possono eliminare del tutto e che quindi richiedono un intervento ulteriore per proteggere i dipendenti dai pericoli. Per esempio, in cantiere non è possibile eliminare del tutto il pericolo di caduta dei detriti. Ecco perché gli operai sono dotati di elmetto che devono indossare costantemente e in modo corretto.

Quindi che cos'è un DPI?

Sono da considerare DPI: i guanti, le mascherine, i camici, i giubbotti catarifrangenti, gli elmetti, gli occhiali protettivi...quindi rientrano in questo gruppo gli occhiali contro i raggi solari, gli indumenti che proteggono da temperature molto elevate o troppo rigide, le maschere per la tutela delle vie respiratorie, i dispositivi di protezione dell'udito e altri. 

Non sono DPI le uniformi, le attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio, quelle delle forze armate o delle forze di polizia, dei mezzi di trasporto, i materiali sportivi, per l’autodifesa o per la dissuasione e neanche gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi.

 

Requisiti di un dispositivo di protezione individuale

Ai lavoratori devono essere forniti i necessari dispositivi di protezione individuali in relazione alle effettive mansioni assegnate conformi alle disposizioni individuate dal titolo III del D.Lgs 81 08, che porta il nome di "uso delle attrezzature da lavoro e dei dispositivi di protezione individuale".

La scelta di quale attrezzatura destinata ad essere indossata come protezione individuale dpi spetta al datore di lavoro e agli altri membri della riunione periodica di sicurezza. I fornitori di DPI devono garantire che essi siano certificati, efficienti e funzionanti. Soprattutto, devono essere indicati per contenere dei rischi specifici e non devono comportare di per sé un rischio maggiore.

Ad esempio, degli occhiali protettivi sono necessari sia quando si lavora in ambito sanitario nei lavori di ricerca, sia quando si maneggiano materiali caldi, ma come immaginerai si tratta di due DPI completamente diversi.Inoltre, i DPI devono essere adeguati alle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore e poter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità.

Essi rientrano in diverse categorie:

  • DPI di prima categoria, sono quelli pensati per mansioni di basso rischio, che possono comportare danni lievi e reversibili. Tra questi rientrano, per esempio, i guanti usati dalle donne delle pulizie;
  • DPI di seconda categoria, dispositivi di protezione individuale che non proteggono da rischi lievi, ma neanche gravissimi. E' quindi un gruppo intermedio;
  • DPI di terza categoria, quelli più importanti che molte volte possono fare la differenza tra la vita e la morte dei dipendenti. I DPI di terza categoria proteggono da danni gravi o permanenti per la sua salute. Sono anche indicati con il termine salvavita e per usarli è necessaria una formazione specifica. Visita il nostro sito per scoprire maggiori informazioni sui corsi dedicati ai DPI.

 

Responsabilità del datore in merito alla sicurezza sul lavoro

Secondo l'articolo 18 del D.Lgs 81 08, il datore di lavoro ha l'obbligo di fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente.

Chi sceglie i DPI?

Egli deve scegliere il tipo di dispositivo di protezione individuale DPI in base alle informazioni raccolte in fase di valutazione dei rischi e anche a quelle fornite dal produttore dei dispositivi.

Non solo: è sua diretta responsabilità anche assicurarsi che ai lavoratori siano fornite tutte le informazioni sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, su come maneggiarli, indossarli e prendersene cura.I DPI, inoltre, richiedono continui controlli per garantire la loro efficienza.

Sempre il datore di lavoro deve assicurarsi che essi proteggano i dipendenti dai rischi legati alle loro mansioni.Il responsabile dell'azienda, inoltre, ha il compito di individuare un preposto che si occupi di sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti.

Sempre questa figura professionale ha il compito di segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e degli attrezzi di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta.

A sua volta, ogni lavoratore ha l'obbligo di utilizzare ogni dispositivo di protezione individuale secondo le regole impartite dal servizio di prevenzione e protezione, in modo da proteggere se stesso e i colleghi dai rischi presenti in azienda.

 

Sanzioni per mancata adozione delle misure di contenimento dei rischi

Il Testo Unico individua tra gli obblighi del lavoratore quello di utilizzare correttamente i DPI, ma sia chiaro che, in caso di infortunio, il primo responsabile è il datore di lavoro. Egli deve, in base ai risultati della valutazione dei rischi, fornire le corrette attrezzature di protezione individuale DPI di prima, seconda o terza categoria e assicurarsi che queste tengano conto delle esigenze ergonomiche del singolo lavoratore e che siano efficienti.

Non fornire i corretti DPI in azienda significa esporre al rischio la salute e la sicurezza dei dipendenti e, secondo la normativa vigente, questo comporta reato.

Il datore o il dirigente che non rispetta gli obblighi di fornire i necessari e idonei DPI insieme alle adeguate informazioni e formazione, rischiano l’arresto da 3 a 6 mesi o un'ammenda da 2.192,00 a 5.480,00 euro.

Anche il preposto non la passa liscia se non si accerta delle condizioni esistenti sul luogo di lavoro e sul corretto utilizzo dei DPI.

I preposti che non esercitano la dovuta vigilanza sui dipendenti sono puniti con l’arresto da uno a tre mesi o con l’ammenda da 548,00 a 2.192,00 €.

Magari i datori forniscono i DPI e offrono la migliore formazione, mentre i preposti vigilano correttamente l'azienda. Tuttavia, ci sono casi in cui gli impiegati evitano di seguire le procedure aziendali e utilizzano i DPI scorrettamente. In questi casi, la normativa prevede che anche loro siano puniti con l’arresto fino a un mese o con un’ammenda da 219,20 a 657,60 euro.

Questo avviene nel caso in cui i dipendenti utilizzino in modo inappropriato i DPI, non segnalino le loro deficienze o non rispettano le istruzioni apprese durante la formazione. Ci sono dei casi in cui gli impiegati modificano i DPI, esponendosi maggiormente al rischio e vanificando lo scopo dei dispositivi stessi. In tutti questi casi, bisogna intervenire drasticamente.

 

Conclusioni

In questo articolo abbiamo scoperto cosa sono i DPI, come si scelgono e a chi spetta la responsabilità della protezione dal rischio.

Il datore ha molti obblighi e deve prestare attenzione a molti dettagli: qual è il livello e il tipo di rischio presente in azienda per scegliere DPI adeguati alle condizioni esistenti nell'impresa, deve tenere conto delle esigenze del singolo lavoratore e dell' attività che svolge, deve assicurarsi che i DPI ordinati siano certificati ed efficaci, che rientrino nelle categorie necessarie.

Poi, una volta individuati, deve fare in modo che gli impiegati ricevano la corretta formazione circa il loro utilizzo. Se hai bisogno di consulenza in merito alle misure di sicurezza che devi adottare per abbassare il livello di rischio presente nella tua attività e non sai come individuare i corretti DPI, rivolgiti a Soterikon e insieme troveremo la soluzione adatta a te.

Ci occupiamo di consulenza e formazione a Milano e a Melzo. Contattaci per saperne di più.

 

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Scritto da Paolo Calderone 

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Paolo Calderone

Professionista con più di 25 anni di esperienza maturati nell’ambito della gestione dei servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, fornisce consulenza alle Aziende che desiderano tutelarsi da tutte le sanzioni in cui si potrebbe incorrere a causa del vasto quadro normativo concernente la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Docente dei corsi di formazione per le figure professionali previste dal D.lvo 81/08.


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