
Corso primo soccorso: obblighi e differenze tra gruppi A, B e C
Settembre porta sempre con sé un ritmo nuovo. Per chi gestisce un’azienda, significa riprendere attività rimandate, organizzare il personale e soprattutto assicurarsi che ogni aspetto della sicurezza sia sotto controllo.
In un momento in cui la responsabilità verso i lavoratori è più che mai sotto i riflettori, i corsi di primo soccorso sono strumenti per prevenire incidenti gravi e tutelare la salute di chi lavora con te ogni giorno.
Soterikon, con anni di esperienza nella formazione e consulenza per la sicurezza sul lavoro, sa quanto sia delicato questo equilibrio tra obblighi normativi e gestione quotidiana dell’attività. Conoscere le regole, capire a quale gruppo appartiene la tua azienda e organizzare la formazione adeguata è un obbligo di legge e un atto di responsabilità verso le persone.
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I corsi di primo soccorso: perché sono obbligatori
Il primo soccorso è un altro tassello imprescindibile del sistema di prevenzione aziendale.
La legge distingue i corsi in tre gruppi (A, B e C), classificando le aziende in base al numero di lavoratori e al rischio intrinseco delle attività svolte. L’obiettivo è garantire che ogni azienda abbia personale formato in modo adeguato alla complessità delle situazioni di emergenza che potrebbe dover affrontare.
Tutti i corsi prevedono la gestione di emergenze sanitarie, l’attivazione del sistema di soccorso esterno, il supporto alle funzioni vitali e l’uso corretto delle procedure di primo intervento. Tuttavia, la durata del corso, la frequenza degli aggiornamenti e il materiale di pronto soccorso richiesto variano a seconda del gruppo di appartenenza dell’azienda.
Differenze tra i corsi di primo soccorso Gruppo A, B e C
Le principali differenze tra i corsi riguardano tre aspetti: durata della formazione, tipo di aziende coinvolte e materiale di pronto soccorso.
Gruppo A include aziende ad alto rischio: attività industriali complesse, centrali termoelettriche, laboratori nucleari, aziende estrattive, fabbricazione di esplosivi o aziende con più di cinque lavoratori appartenenti a specifici gruppi INAIL ad alto indice infortunistico. Il corso per il Gruppo A ha durata di 16 ore, con aggiornamento obbligatorio di 6 ore ogni 3 anni, e prevede una cassetta di pronto soccorso completa e specifica, adeguata alle esigenze di contesti ad alto rischio.
Gruppo B riguarda aziende con tre o più lavoratori che non rientrano nel Gruppo A, quindi con rischio medio o basso, ma non minimo. Il corso dura 12 ore, l’aggiornamento è di 4 ore ogni 3 anni, e il materiale di pronto soccorso consiste in una cassetta standard conforme alla normativa.
Gruppo C riguarda piccole imprese o studi professionali con meno di tre lavoratori, esclusi i contesti ad alto rischio. Anche qui il corso ha durata di 12 ore, aggiornamento 4 ore ogni 3 anni, ma il materiale previsto è un pacchetto di medicazione più semplice rispetto alla cassetta del Gruppo B.
Tutti i corsi includono sia formazione teorica che pratica, da svolgersi principalmente in aula per garantire la comprensione dei protocolli e l’apprendimento corretto delle procedure di intervento.
Perché il retraining varia tra i gruppi
Il retraining, ovvero l’aggiornamento periodico, non è uniforme: il Gruppo A richiede 6 ore ogni 3 anni, mentre Gruppi B e C ne richiedono 4.
Le ragioni principali sono legate alla complessità e alla pericolosità delle attività:
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Le aziende del Gruppo A affrontano scenari più complessi e rischiosi, con macchinari complessi, materiali pericolosi e maggiore probabilità di incidenti gravi.
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L’aggiornamento più lungo permette di consolidare competenze tecniche più articolate e di mantenere alta la preparazione su protocolli specifici.
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Garantisce una risposta efficace e sicura in situazioni di emergenza potenzialmente più gravi.
In sintesi, maggiore rischio richiede formazione più completa e aggiornamenti più frequenti per ridurre al minimo la possibilità di errori in situazioni critiche.
Come scegliere il corso giusto per la tua azienda
Determinare il corso corretto richiede una valutazione attenta della tua attività e della classificazione prevista dal D.M. 388/03. Non basta contare i lavoratori: occorre analizzare il rischio intrinseco delle operazioni svolte, le caratteristiche dei macchinari, le sostanze presenti e le condizioni ambientali.
La scelta corretta garantisce che gli addetti al primo soccorso siano adeguatamente preparati, che le cassette o pacchetti di medicazione siano corretti per il rischio specifico e che l’azienda sia in regola con la normativa, evitando sanzioni amministrative o penali.
Integrazione con gli altri strumenti di sicurezza
Il corso primo soccorso deve essere integrato nel sistema di sicurezza aziendale, con procedure, DVR e sorveglianza sanitaria. La formazione deve essere registrata, con prove pratiche documentate e aggiornamenti periodici, in modo da creare un ciclo continuo di preparazione per tutto il personale.
Un addetto formato sa come muoversi in caso di emergenza, riducendo stress e tempi di reazione, e rafforzando la cultura della sicurezza che permea tutta l’azienda.
Checklist pratica per datore di lavoro
Per assicurarti che la formazione di primo soccorso sia correttamente applicata, verifica che:
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siano individuati gli addetti primo soccorso secondo la normativa;
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i corsi siano adeguati al gruppo di appartenenza dell’azienda;
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gli aggiornamenti siano programmati nei tempi corretti;
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il materiale di pronto soccorso sia completo e conforme;
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la documentazione sia archiviata correttamente e disponibile per eventuali controlli.
Questa lista permette di monitorare e mantenere il rispetto degli obblighi di legge senza improvvisazioni.
Conclusione
Investire in corsi primo soccorso non è solo un obbligo normativo: è un impegno concreto verso la sicurezza e il benessere dei lavoratori. Sapere quale corso scegliere, capire le differenze tra i gruppi A, B e C e assicurarsi aggiornamenti regolari significa proteggere persone, ridurre rischi e consolidare una cultura della sicurezza efficace.
Soterikon accompagna le aziende in ogni fase di questo percorso, dalla valutazione dei rischi alla pianificazione della formazione, garantendo che ogni addetto sia pronto ad affrontare emergenze con competenza e sicurezza.
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