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Drogatest a sorpresa: tutto quello che devi sapere.

 

Secondo delle recenti ricerche condotte dal Centro di Monitoraggio Europeo per la Droga e per la Tossicodipendenza, il 7,6% degli italiani ha fatto uso di cocaina almeno una volta nella vita.

 

Droga test

 

Una recente ricerca ha evidenziato che la cocaina è tra le droghe più utilizzate nel nostro paese, con una crescita del 30% ogni anno, seguita da anfetamine, LSD e modafinil, un potente stimolante. Tutte queste sostanze mettono a serio rischio la salute del lavoratore, quella di chi gli sta intorno e anche la sua produttività in azienda.

Non sono rare le notizie che parlano di incidenti sul lavoro causati dall'assunzione di droga e in molti casi si rivelano mortali. Questo perché questa sostanza è in grado di alterare profondamente le performance di lavoro e le capacità intellettive della persona, riducendo la sua percezione del pericolo.

Per questo, il datore di lavoro è obbligato a svolgere interventi di sorveglianza sanitaria periodici, tra cui anche drug test a  sorpresa, in modo da verificare l'assunzione di sostanze stupefacenti sul luogo di lavoro. 

In Soterikon eroghiamo servizi finalizzati a incrementare la salute e sicurezza dei lavoratori. Affianchiamo le aziende nella valutazione dei rischi, offriamo servizi di medicina del lavoro, compresi esami di laboratorio e strumentali, così come corsi di formazione per lavoratori a Milano e Melzo, online e in aula.

Scopri di più sul nostro sito e non esitare a contattarci per maggiori informazioni. Dedichiamoci ora agli obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza sul lavoro e test antidroga, tutto quello che devi sapere.

 

Esami tossicologici sul luogo di lavoro

Droghe e alcol sono sostanze molto rischiose se assunte con costanza e se gli effetti ricadono sull'attività lavorativa. Infatti, la persona che ne fa uso non mette solo a rischio la sua incolumità, ma anche quella di terzi. Ci sono categorie di persone che lavorano molto più esposte rispetto ad altre, in particolare chi svolge mansioni alienanti, di notte, in condizioni poco confortevoli o che richiedono molto sforzo e performance elevate.

Immaginiamo che il trasportatore di una ditta si metta al volante dopo aver assunto sostanze stupefacenti. La sua lucidità sarà compromessa, così come i riflessi e il rischio di incidente stradale aumenta. Se poi questo incidente avviene in una strada trafficata, è possibile che coinvolga anche altri conducenti, portando a conseguenze fatali.

Tuttavia, non sono solo i lavori che richiedono la conduzione di mezzi di trasporto a richiedere lucidità: qualsiasi attività lavorativa condotta sotto effetto di droghe può rivelarsi pericolosa, anche in un ufficio. Inoltre, viene compromessa inevitabilmente la produttività e il rendimento dell'azienda.

Test antidroga sul lavoro, analisi del sangue, delle urine, alcol test su capelli consentono di decretare la presenza di questi elementi nel corpo del lavoratore e anche in quali quantità. Questi devono essere svolti dal medico competente, in collaborazione con altre figure importanti. Approfondiamo meglio l'argomento.

 

Responsabilità delle condizioni dei lavoratori: chi si occupa dei test antidroga sul lavoro?

Si pensa spesso che l'unico responsabile del benessere dei lavoratori sia il datore di lavoro. Certamente questa figura professionale è quella che dirige le procedure per la valutazione dei rischi e l'elaborazione di misure adeguate per la tutela dei lavoratori.

Tuttavia, anche quando si parla di rischi legati all'assunzione di droghe e alcol, è necessaria la cooperazione di diversi ruoli, come RSPP, medico competente, RLS e anche lavoratore.

 

Adempimenti del datore di lavoro

Le visite mediche (preventiva, periodica, su richiesta del lavoratore, in occasione di un cambio di mansione, alla cessazione del rapporto di lavoro e alla ripresa dopo un'assenza) sono finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti.

Esse sono a cura e spese del datore di lavoro, svolte dal medico competente. Controlli come drug test e alcol test sono stati introdotti con la l. n. 685/1975 (Disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope: prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza) e resi operativi con l’intesa della Conferenza Stato-Regioni del 30 ottobre 2007 e con la successiva del 18 settembre 2008. Si tratta dunque di iniziative abbastanza recenti, rese necessarie dal crescente consumo di droghe, possibile grazie alla maggiore disponibilità delle sostanze e dal loro prezzo sempre più contenuto.

Il datore di lavoro è tenuto a presentare al medico competente per iscritto, i nominativi dei lavoratori da sottoporre ad accertamento di assenza di tossicodipendenza e di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope in base alla lista delle mansioni considerate più a rischio secondo l'allegato CU 30 ottobre 2007.

Come già anticipato, il drug test può essere effettuato prima dell'assunzione, in presenza di un sospetto, periodicamente, a seguito di un incidente, dopo il rientro dal lavoro o a seguito di una segnalazione. Deve comunicare al lavoratore il risultato del test antidroga, rispettando la privacy dello stesso.

Il ruolo del datore di lavoro nell'organizzazione delle visite ed esami e l'esecuzione da parte del medico competente non sono comunque gli unici interventi da effettuare per contrastare l'assunzione di alcol e droghe sul luogo di lavoro.

Saranno poi necessari, in accordo agli articoli 35 e 36 del Decreto Legislativo 81/08, anche incontri di formazione e informazione, per sensibilizzare i lavoratori a evitare l'uso di stupefacenti.

 

Compiti del medico competente

Entro trenta giorni dal ricevimento dell'elenco dei nominativi degli impiegati da sottoporre agli accertamenti, il medico competente deve creare un calendario degli appuntamenti per effettuare la raccolta dei campioni.

Il datore di lavoro è tenuto a comunicare al lavoratore la data e il luogo degli accertamenti, con un preavviso di non più di un giorno dalla data stabilita per l'accertamento.

Lo svolgimento del drug test mira a effettuare una visita orientata all'identificazione di segni e sintomi suggestivi di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope. Insieme alla visita, viene effettuato un drug test di primo livello, presso idonee strutture laboratoristiche autorizzate dalla regione o provincia autonoma o presso i laboratori delle strutture sanitarie competenti.

Questi esami possono consistere in raccolta di campioni di sangue o urina, da analizzare in cerca di residui di droghe.

  

compiti del medico competente

 

Compiti del lavoratore

Anche i lavoratori hanno degli adempimenti quando si tratta di test antidroga. Essi devono obbligatoriamente fornire un campione personale e secondo le modalità illustrate dallo stesso medico competente. In caso di rifiuto a sottoporti a drug test, il lavoratore è sospeso dalla mansione e riconvocato dopo 10 giorni.

Non solo: il lavoratore deve presentare una valida giustificazione per il suo rifiuto, altrimenti, oltre alla sospensione, verrà sottoposto a test antidroga a sorpresa nei successivi trenta giorni. La sospensione dal lavoro prosegue a oltranza finché il lavoratore non si sottopone al test antidroga.

Specifichiamo che tutti gli accertamenti che si svolgono nel corso della sospensione sono comunque a carico del titolare dell' azienda.

 

Cosa succede se il lavoratore risulta positivo al drug test?

Cosa accade al lavoratore in caso di positività al test antidroga? In caso di negatività, la procedura è semplice: il medico competente attesta l'idoneità allo svolgimento della mansione e il lavoratore può tornare al suo lavoro.

In caso di positività, il lavoratore viene giudicato "temporaneamente inidoneo alla mansione". La comunicazione all'interessato avviene in via formale, ma anche al datore di lavoro che ha il compito di sospendere temporaneamente la mansione. E' bene tenere presente che in queste procedure è importante tutelare la privacy e l'integrità del lavoratore.

 

Positività test antidroga e licenziamento: è possibile?

Il licenziamento a causa dell'assunzione di droga è ritenuto legittimo, anche se questo avviene in ambienti extralavorativi. Tuttavia, i datori di lavoro, prima di effettuare questa decisione, sono tenuti a verificare quanto l’assunzione delle droghe influenzi le prestazioni lavorative.

Se quindi il lavoratore non adempie ai suoi obblighi previsti dal contratto di lavoro, egli può essere licenziato. Non ci sono scusanti in caso di spaccio: il licenziamento è sempre legittimo.

Teniamo a mente anche un altro aspetto: se il lavoratore si sottopone a programmi terapeutici e di riabilitazione presso i servizi sanitari delle unità sanitarie locali o di altre strutture terapeutico-riabilitative e socio-assistenziali, egli ha il diritto a vedere mantenuto il suo posto di lavoro.

Questo periodo non può durare più di tre anni e il lavoratore resta in aspettativa non retribuita.

 

Conclusioni

Alcune attività sono così stressanti che portano, purtroppo, i dipendenti più sensibili ad assumere droga e alcool per sopportare i ritmi di lavoro. Questo però si traduce spesso in operatori che non sono in grado di svolgere le loro mansioni in sicurezza e in modo idoneo, mettendo in pericolo se stessi e altre persone.

Al fine di ridurre il rischio di assunzione di droghe e alcool, il Ministero della salute ha introdotto l' obbligatorietà di visite mediche periodiche e di controllo degli impiegati da parte di tutte quelle figure coinvolte nel servizio di prevenzione e protezione in azienda.

Scopri sul sito ufficiale Soterikon tutti i servizi che possiamo offrire alle aziende per tutelare la sicurezza degli impiegati aziendali. Tra questi, eroghiamo consulenze mirate a mettere a norma di Legge qualsiasi impresa, corsi di formazione a Milano e Melzo, in aula o a distanza, ma anche servizi di sorveglianza sanitaria come test antidroga sul lavoro, attraverso un campione di urina o di sangue.

Contattaci per maggiori informazioni e senza impegno.

 

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Scritto da Paolo Calderone 

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Paolo Calderone

Professionista con più di 25 anni di esperienza maturati nell’ambito della gestione dei servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, fornisce consulenza alle Aziende che desiderano tutelarsi da tutte le sanzioni in cui si potrebbe incorrere a causa del vasto quadro normativo concernente la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Docente dei corsi di formazione per le figure professionali previste dal D.lvo 81/08.


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